Menton: cosa vedere in un giorno nella "Città dei limoni" (2024)

Cosa vedere a Menton, la “Città dei limoni”: la sua storia e i luoghi da non perdere, dal centro storico al Giardino Botanico di Val Rahmeh.

Menton è una città di confine, un luogo che riunisce in sé diverse anime e pieno di chicche da scoprire: dalle storie nascoste tra le sue vie all’arte affacciata sul mare, dalla ricca enogastronomia locale alle bellezze dei suoi giardini. In questo post vi porto a scoprirla.

Cosa potete trovare in questo post: nascondi

1. La storia di Menton in pillole

2. Cosa vedere a Menton

2.1. Marché des Halles

2.2. Maison Herbin

2.3. Il Bastione e il Musée Jean Cocteau

2.4. Plage de Sablettes e l’Escaliers de Menton

2.5. Place de l’Eglise e la Basilica di San Michele Arcangelo

2.6. Il cimitero di Vieux Chateau (e Point de vue du Port)

2.8. Il Jardin Botanique di Val Rahmeh

3. Informazioni utili per visitare Menton

3.1. Dove dormire

La storia di Menton in pillole

A soli 11 chilometri da Ventimiglia, Menton (Mentone, in italiano) è il primo comune francese che si incontra una volta superato il confine. Nonostante la presenza umana sul territorio risalga al Paleolitico, la città vera e propria nacque solo verso il 1200, sul colle denominato Poggio del Pino (o Podium Pinum, in latino), per volere dell’allora conte di Ventimiglia.

Attraversata dall’antica via Julia Augusta, che la collegava a Nizza, Menton passò poco dopo la sua fondazione nelle mani della famiglia genovese dei Vento. È in questo periodo, e più precisamente nel 1262, che la città comparve per la prima volta nei documenti storici con il nome di Mentonum, menzionata all’interno del trattato di pace tra Carlo d’Angiò e la città di Genova perché sul confine tra la Contea di Provenza e la Repubblica ligure.

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Nel 1346, Menton fu annessa ai territori dei Grimaldi di Monaco (gli stessi che in quel periodo governavano anche Antibes e Cagnes-sur-Mer) e da allora rimase nell’orbita amministrativa della famiglia per quasi cinquecento anni, anche se, dal Quindicesimo secolo, come feudo dei Savoia.

Conquistata dalle truppe francesi nel 1792 e inclusa nel dipartimento delle Alpi Marittime, del quale fa parte ancora oggi, con la sconfitta di Napoleone e il congresso di Vienna la città fu prima annessa al Principato di Monaco e poi al protettorato della famiglia Savoia.

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Tutto cambiò ancora una volta nel 1848, quando l’allora principe di Monaco Florestano I impose una tassa sull’esportazione dei limoni, da sempre tra le principali risorse della città; come atto di ribellione, Menton e la vicina Roccabruna, sotto la guida del mentonasco Carlo Trenca, si autoproclamarono città libere e chiesero supporto e protezione al vicino Regno di Sardegna, che inviò alcune delle sue truppe.

L’annessione al regno, però, non fu mai completata e nel 1861, dopo gli Accordi di Plombières, sia Menton che Roccabruna divennero ufficialmente due città francesi, così come la vicina Nizza.

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Nella seconda metà dell’Ottocento, come accadde a molte altre località della Costa Azzurra, anche Menton si impose come importante destinazione turistica, complice il clima temperato anche in inverno e l’arrivo della ferrovia. Ad attirare ancora più visitatori fu, nel 1908, la costruzione del Palais de l’Europe e l’apertura, al suo interno, del casinò; oggi l’edificio ospita l’ufficio turistico, una biblioteca e mostre temporanee.

Superata la Prima Guerra Mondiale, durante la Seconda Menton fu occupata militarmente prima dalle truppe italiane (dal giugno 1940 all’8 settembre del 1943), che fecero numerosi tentativi di italianizzazione, e poi da quelle tedesche, che la lasciarono il 6 settembre 1944.

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Cosa vedere a Menton

Nel Dopoguerra, la città riottenne il suo ruolo di località balneare, attirando nuovamente turisti da ogni parte d’Europa e del mondo non solo per il suo mare, ma anche per scoprire le sue due anime, quella francese e quella italiana, frutto della sua lunga storia e della vicinanza con il confine.

Se anche voi l’avete inserita nel vostro itinerario di viaggio in Costa Azzurra, ecco cosa vedere a Menton: dalle chicche del centro storico ai colori del Giardino Botanico Val Rahmeh.

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Marché des Halles

Il Marché des Halles è uno dei mercati coperti più famosi della Costa Azzurra. Costruito per volere dell’allora sindaco Emile Biovés e terminato nel 1898, è uno spazio in perfetto stile Belle Époque, ricco di colori e di dettagli, come le preziosissime maioliche della ditta Faïences Saissi (usate anche per molti alberghi di lusso della Riviera francese), che ricoprono parte dell’esterno e che furono scelte personalmente dall’architetto Adrien Rey, che si occupò del progetto.

Oggi il mercato ospita circa una quarantina di banchi che permettono di scoprire da vicino i tanti profumi e sapori locali, dagli ortaggi ai formaggi, passando per i salumi e la frutta, gli immancabili limoni in primis, celebrati anche in occasione della Fête du Citron che si celebra ogni anno nella seconda metà di febbraio.

La maggior parte dei prodotti sono pensati per essere acquistati e poi preparati a casa, ma non mancano i commercianti che propongono piatti pronti per essere acquistati e mangiati in riva al mare o mentre si passeggia per le vie del centro. Perfetto per la pausa pranzo.

Il mercato coperto è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 13.00, anche se molti banchi scelgono di rimanere chiusi il lunedì.

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Maison Herbin

E a proposito di cibo, passeggiando per Menton vi consiglio di fare visita a Maison Herbin, una bottega specializzata in confetture e marmellate e dove, grazie alle visite gratuite svolte all’interno del laboratorio sul retro, è possibile scoprire la tradizione secolare della coltivazione e della lavorazione dei celeberrimi agrumi cittadini.

La maison è il luogo ideale per un po’ di shopping e vanta oltre 200 proposte diverse, quindi non fermatevi ai prodotti a base di limone; anzi, se disponibili, vi consiglio di assaggiare anche quelli alla mimosa, che per me sono stati una splendida sorpresa.

I tour gratuiti in francese (che durano tra i 30 e i 45 minuti) vengono organizzati il lunedì, il mercoledì e il venerdì alle 10.30; se preferite il tour in inglese dovete richiederlo preventivamente al momento della prenotazione. Tutte le informazioni utili su Confitures-herbin.com.

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Il Bastione e il Musée Jean Cocteau

Artista eclettico, Jean Maurice Eugène Clément Cocteau nacque nel 1889 a Maisons-Laffitte, non lontano da Parigi, ma negli anni Cinquanta del Novecento si innamorò di Menton, dove lasciò numerosi segni del suo passaggio, come le decorazioni della Salle des Mariages (la Sala dei Matrimoni), all’interno del municipio, e le opere conservate all’interno del Bastione, oggi il primo museo a lui dedicato.

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Aperto nel 1966, tre anni dopo la morte dell’artista, il museo fu progettato dallo stesso Cocteau su idea dell’allora sindaco Francis Palmero e per questo, secondo molti, l’edificio rappresenta oggi una sorta di testamento caratterizzato non solo dagli iconici mosaici realizzati in ciottoli della parete dell’ingresso e del pavimento del piano terra — che raffigura una lucertola, simbolo della “pigrizia mediterranea” —, ma anche da un’esposizione che cambia periodicamente, come voluto dal poeta e disegnatore francese.

Una scelta, questa, che non è difficile mettere in pratica, visto che la collezione originaria, composta da 102 opere, fu ampliata nel corso degli anni grazie ad acquisti e donazioni e oggi conta oltre 2000 pezzi.

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A questo si affianca il vicino museo Jean Cocteau – Collezione Séverin Wundermann, aperto nel 2011 e chiuso nel 2018 in seguito a una mareggiata che danneggiò sia l’edificio che alcune delle opere ospitate al suo interno. Attualmente lo spazio è in fase di restauro, ma dall’esterno potete ammirare la sua particolarissima struttura caratterizzata da ampie vetrate e pareti bianche dalle linee morbide.

  • Il Musée Jean Cocteau è aperto tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Chiuso il 1 gennaio, 1 maggio, 1 novembre e 25 dicembre.
  • L’ingresso costa 5€ a tariffa intera e 3,75€ a tariffa ridotta per studenti, insegnanti, famiglie e over 65. Per i membri di gruppi di almeno 10 persone il biglietto cosa 2,50€. L’accesso è gratuito per i minorenni, i visitatori diversamente abili e, per tutti, la prima domenica del mese.
  • Maggiori informazioni sono disponibili sul sito MuseeCocteauMenon.fr.
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Plage de Sablettes e l’Escaliers de Menton

Plage de Sablettes è forse la spiaggia più famosa di Menton e non solo per la splendida vista sulla città vecchia, che si sviluppa alle sue spalle, ma anche per la sua passeggiata, per i suoi locali e i numerosi angoli relax con panchine, lettini prendisole e nebulizzatori. Vi consiglio di farci un salto anche fuori stagione.

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Da qui, inoltre, salendo a livello della strada, potete accedere anche all’Escaliers de Menton, uno dei luoghi da non perdere in città. La scalinata è una vera e propria meraviglia architettonica fatta di contrasti e geometrie e caratterizzata da pareti dipinte di giallo e pavimenti decorati con mosaici in ciottoli che ricordano, per stile e colori, quelli visti al Bastione e al Musée Cocteau.

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Place de l’Eglise e la Basilica di San Michele Arcangelo

Salendo la scalinata, gradino dopo gradino, si raggiunge Place de l’Eglise, uno spazio caratterizzato da un selciato a mosaico in pietre bianche e nere che vuole essere un omaggio ad alcune delle figure politiche più importanti della storia di Menton: da una parte le losanghe ricreate in onore della famiglia Grimaldi; dall’altra la lettera “H” in onore del Principe Honoré III di Monaco (1720-1795), al quale si deve la costruzione de sagrato.

Protagonista della piazza è però la seicentesca e barocca Basilica di San Michele Arcangelo, consacrata il 18 maggio 1675. L’interno è diviso in tre navate, ma il vero protagonista è il soffitto, decorato con un affresco dedicato proprio a San Michele, patrono di Menton, che viene celebrato il 29 settembre.

La Basilica è aperta solo durante le messe (la domenica alle 11.00) e il venerdì, il lunedì e il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00; gli orari possono variare.

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Il cimitero di Vieux Chateau(e Point de vue du Port)

Immergendosi tra le stradine del centro storico si raggiunge il Cimetière du Vieux Château, uno dei due cimiteri di Menton. Costruito all’inizio dell’Ottocento, il campo santo sorge, come si può intuire dal nome, dove un tempo sorgeva il vecchio castello cittadino, ex proprietà del Principe di Monaco, e all’epoca della costruzione del cimitero ormai in rovina.

Oggi, passeggiando tra le tombe si possono incontrare numerosi cognomi di famiglie inglesi o legate in qualche modo all’est europa e che a Menton avevano trovato una seconda casa; fateci caso. Qui, tra i tanti, sono sepolti anche l’architetto danese Hans-Georg Tersling e William Webb Ellis, l’inventore del Rugby.

Il cimitero è aperto tutti i giorni dalle 7.00 alle 19.00 dal 1 aprile al 31 ottobre, il resto dell’anno dalle 8.00 alle 17.00.

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Completato ufficialmente dopo quasi settant’anni, il cimitero si trova in una posizione privilegiata e offre una vista splendida su tutta la città vecchia e sulla Baie de Garavan, ma se volete scoprire un altro splendido punto panoramico vi consiglio di non perdere il vicino Point de vue du Port, dal quale ammirare i tetti della città vecchia che scendono verso il mare.

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Il cimitero di Trabuquet

Superato il Point de vue du Port si raggiunge il secondo cimitero di Menton: il Cimetière du Trabuquet, dove sono stati sepolti i numerosi caduti delle guerre combattute dalla Francia o i veterani che hanno scelto questo cimitero come luogo di eterno riposo.

Lo spazio è diviso a seconda delle battaglie — come quelle della Marne, del Verdun o della Somme combattute durante la Prima Guerra Mondiale — e gli uni vicini agli altri riposano militari di diverse religioni e nazionalità; anche per questo è un luogo estremamente affascinante.

Il cimitero è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00, ma gli orari potrebbero variare.

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Il Jardin Botanique di Val Rahmeh

La storia del Jardin Botanique di Val Rahmeh (che in persiano significa “Valle della Tranquillità”) inizia nel 1905, quando Lord Percy Radcliffe, generale dell’esercito britannico ed ex governatore di Malta acquistò la villa, risalente al 1875, e il terreno circostante dalla famiglia mentonese De Monléon. È a lui che si deve infatti la creazione del primo parco che nei decenni successivi si trasformerà nel giardino botanico oggi aperto al pubblico e che dagli anni Trenta è dedicato a sua moglie Rahmeh TheodoraSwinburne, scomparsa prematuramente.

Ampliata e rinnovata nel corso degli anni Venti, nel 1957 la proprietà fu venduta a MissMay BudCampbell, che aggiunse nuove aree, nuove specie esotiche e aprì i suoi cancelli a numerose figure di spicco della società inglese, assidua frequentatrice della Costa Azzurra.

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Dal 1966, la villa è proprietà del Museo Nazionale di Storia Naturale (con sede a Parigi), che trasformò il parco in un vero e proprio giardino botanico che oggi ospita oltre 1.700 specie diverse — da quelle mediterranee a quelle tropicali, passando per le subtropicali — divise in sei differenti sezioni. All’ingresso troverete una mappa che segnala il percorso suggerito e gli esemplari da non perdere durante la visita.

  • Il Giardino Botanico di Val Rahmeh si trova in Avenue St Jacques e può essere raggiunto a piedi dal centro storico di Menton (circa 15 minuti dal Point de vue du Port) o in auto.
  • È aperto tutti i giorni (tranne il martedì, il 1 maggio e il 25 dicembre) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00; dal 1 ottobre al 31 marzo il pomeriggio solo fino alle 17.00.
  • L’ingresso costa 7€ a tariffa intera e 5€ a tariffa ridotta; esiste anche un biglietto cumulativo per famiglie: 20€ totali per 2 adulti e due bambini/ragazzi fino ai 25 anni. L’accesso è gratuito per i bambini sotto i 3 anni e, per tutti, il lunedì dalle 15.00.
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Informazioni utili per visitare Menton

Se vi avanza un po’ di tempo o se siete particolarmente appassionati, potete inserire nel vostro itinerario di viaggio anche il Musée de préhistoire régionale, dedicato all’archeologia, e la Serre de la Madone, un secondo giardino botanico nato nella prima metà del Novecento e che vanta numerose piante subtropicali.

Per scoprire la città, inoltre, potete partecipare a uno dei tanti tour organizzati in zona (alcuni con partenza da Nizza); qui sotto vi lascio un paio di idee, ma cliccando sui link trovate tante altre opzioni. Buon viaggio!

  • Menton: tour guidato a piedi (qui*)
  • Da Nizza: tour di un’intera giornata del mercato italiano, Menton e La Turbie (qui*)
  • Mercati italiani, Menton e Monaco da Nizza (qui*)
  • Nizza: tour privato italiano della Dolce Vita e di Menton (qui*)
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Dove dormire

Se state cercando un alloggio dove dormire a Menton, vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni e i prezzi aggiornati. Sono sicura riuscirete a trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.

Siete mai stati a Menton? Vi piacerebbe visitarla? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

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Le foto presenti in questo post sono state scattate con uniPhone 11 Pro* e unaCanon 80D*, per vedere tutte le altre sfogliare ilmioalbum su Flickr.

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Name: Tish Haag

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